sabato 27 dicembre 2014

Un weekend a Castelfranco di Sopra

Castelfranco di Sopra si trova ai piedi del Pratomagno la dorsale che si erige tra il Valdarno superiore e il Casentino, lungo la strada provinciale Setteponti.  

Il territorio su cui oggi sorge Castelfranco di Sopra fu occupato in epoca preromana da un insediamento etrusco.
Passato sotto il controllo di Roma intorno al III secolo, il territorio subì una intensa urbanizzazione in considerazione della costruzione della via consolare Cassia antica.
Castelfranco di Sopra fu fondato nel 1299 dalla Repubblica Fiorentina e concepito come avamposto militare. Ai giorni odierni fa parte dei Borghi più belli d’Italia.
Il borgo riprende il castrum romano, con le vie ortogonali e l’architetto Arnolfo di Cambiogli gli dette poi l’impronta fiorentina che ancora è visibile. 
Entrando nel piccolo borgo si vedrà la Torre di Arnolfo,
detta anche Porta Campana, l’unica torre sopravvissuta che reca scolpiti il giglio di Firenze e la data della sua costruzione il 1300. 
Questa è ciò che resta del castello da cui si può ammirare un bellissimo panorama sul circondario.
Nella piazza si trova il palazzo del podestà o Palazzo Comunale,
sulla facciata ci sono gli stemmi dei podestà di quel periodo.
Da visitare Chiesa di San Filippo Neri,
che si presenta con una facciata del 1761 ma in realtà il primo oratorio fu costruito nel 1631 e ampliato nel 1666.
La casa campana
era una stazione di posta dove si lasciavano i cavalli e sul muro c’è scolpita
l’immagine di un cavallo con accanto il giglio fiorentino.
Un altro edificio da vedere è il settecentesco Palazzo Sassolini, la Cappella della Compagnia dei Bianchi
ricostruita nel Cinquecento
e la torre
campanaria.
Una sosta per assaggiare i piatti tradizionali del luogo per poi vistare il monumentale complesso della Badia di San Salvatore 
a Soffena poco
lontano dal centro.
La peculiarità del territorio è data dalla presenza delle balze dell’Acqua zolfina poco distanti dalla panoramica strada dei Sette Ponti.

Partendo da fuori le mura del borgo si troverà un sentiero, segnalato dal CAI, che permette di ammirare sia la campagna toscana sia queste meraviglie della natura: le Balze del Valdarno.
Le Balze sono un fenomeno erosivo che si sono formate dall’erosione dei sedimenti di un lago del Valdarno risalenti al Pliocene, le mutazioni del territorio e l’aumento dei detriti sul fondo del lago hanno dato forma ad altissime pareti verticali chiamate in seguito Balze.

Sono strutture geologiche di particolare suggestione e bellezza, costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificati alte fino ad un centinaio di metri ed in successione di forme diversificate, intercalate da profonde forre.
Le Balze con i loro pinnacoli e guglie rocciose rendono il paesaggio unico nel suo genere e i raggi del sole ne risaltano i colori naturali.

Le Balze hanno nell'insieme un particolare colore giallo ocra che variano con infinite sfumature, che si accende di toni più caldi quando le pareti vengono illuminate dai raggi solari al tramonto. 
Alcune di esse presentano anche strati di un'argilla di colore azzurro, chiamata "turchino". L'insieme del paesaggio è molto suggestivo, le colline d'argilla si innalzano  
tra aree coltivate, boschetti naturalizzati a farnie o roverelle.
Questo particolare borgo di Castelfranco di Sopra merita una visita per quanto riportato ma anche per le altre opportunità che offre.


  

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