Ruggero II d’Altavilla detto il
Normanno, durante il suo regno siciliano, riuscì ad incoraggiare le attività
artistiche e culturali gettando le basi per quella fioritura artistica,
culturale e politica che raggiunse l’apice sotto il suo regno.
Tra le varie opere
rimangono a testimoniare quest’epoca la Cappella Palatina a Palermo e il
duomo di Cefalù. Il Duomo di Cefalù edificato nel 1131
rappresenta una delle più grandiose testimonianze architettoniche romaniche europee e domina il piccolo centro marinaro.
La leggenda tramanda che Ruggero
II, imbattutosi in una tempesta mentre si trovava in mare, fece il voto di
erigere una chiesa nel luogo in cui egli sarebbe sbarcato sano e salvo.
Quando arrivò a Cefalù fece
erigere qui la chiesa promessa dedicandola al SS. Salvatore stabilendo in
seguito che diventasse il mausoleo della famiglia reale.
Per motivi diversi fu invece
seppellito nella cattedrale di Palermo.
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cattedrale di Palermo |
Il duomo all’inizio fu costruito
secondo lo stile architettonico romanico nordeuropeo e fu terminato tenendo
conto dell’esigenza
dell’architettura islamica e condizionato dalle esigenze liturgiche
bizantine.
Guardando l’esterno del duomo le
alte torri, di origine normanna,
sembrano racchiudere la facciata dandole
l'aspetto di un castello; la sezione superiore della facciata è riccamente decorata
da due serie di arcate
i cui archivolti sono scolpiti con motivi a zig-zag.
Al suo interno
la Cattedrale di
Cefalù conserva uno splendido ciclo di mosaici che interessa l’abside,
le
pareti del presbiterio
e le vele
della crociera.
Suddiviso in tre nuclei
cronologicamente differenti, il mosaico ricopre una superficie di circa 650
metri quadrati.
I mosaici dell’abside furono
eseguiti per volontà di Ruggero II.
Nel catino absidale domina la
solenne e monumentale immagine di Cristo Pantocratore,
raffigurata a mezzo
busto nell’atto di benedire, mentre con la mano sinistra tiene aperto il
Vangelo sul versetto 8,12 di Giovanni.
Diverse altre pregevoli opere
d’arte abbelliscono e rendono prezioso l’interno come la quattrocentesca
croce lignea di Guglielmo da Pesaro,
sospesa a mezz’aria sotto la prima campata
datata al 1468 circa, dipinta nel retro e nel verso con la
doppia immagine di Cristo crocifisso e di Cristo risorto.
Al fianco destro della chiesa si trova una delle gallerie superstiti del chiostro
che conserva interessanti
capitelli, il chiostro rappresenta una delle più importanti testimonianze artistico scultoree di età normanna,
il più antico chiostro esistente in Sicilia del tipo a capitello binato, cioè uguale ed affiancato, su doppia colonnina.
Il visitatore attento e rispettoso del luogo sacro saprà ammirare ed apprezzare tutte le opere, di valore inestimabile, che il duomo voluto da Ruggero II d'Altavilla racchiude in modo superbo.
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