Nel piccolo borgo di Fumone, in provincia di Frosinone, si
trova questo castello costruito tra il IX e il X secolo, che deve il suo nome all’antica funzione di comunicazione fatta con i segnali
di fumo che annunciavano le invasioni di nemici provenienti da
sud e diretti a Roma.
Le storie di fantasmi e
le leggende tragiche ma anche di avvenimenti accaduti veramente danno al
castello un aspetto particolare e suggestivo.
Per oltre 500 anni fu usato dai
papi come fortezza militare e come prigione pontificia per prigionieri
politici.
La visita al castello avviene
nelle sale del piano nobile, nel santuario di Papa Celestino V, nella
galleria d’arte contemporanea e nei giardini pensili.
Tra i suoi prigionieri illustri
che vi furono richiusi
e vi morirono furono l’antipapa” Gregorio VIII
il cui
corpo non è mai stato ritrovato e che sia stato occultato in qualche
intercapedine del castello.
Papa Celestino V vi morì il
19 maggio 1296 dopo la prigionia.
Si narra che poco prima della sua
morte, fu vista una croce splendente apparire dinanzi
alla sua
cella.
Da allora si dice che, di tanto
in tanto, si sentano battere colpi misteriosi alle pareti,
attigua alla sua cella
nel XVIII secolo fu costruita la cappella per ricordare papa Celestino V.
Il pozzo delle vergini, anche
questo descritto tra leggenda e storia,
veniva usato per gettarvi la sposa che non era vergine e questo lo
decideva il signorotto locale perché secondo l’usanza del tempo imponeva lo
“jus primae noctis”, la prima notte di nozze la sposa doveva trascorrerla con
lui.
Un’altra triste storia è legata a
questo castello quello dell’uccisione di un bimbo di soli cinque anni.
Il bambino fu ucciso dalle sorelle
perché in quel tempo vigeva la regola della primogenitura maschile che
permetteva al primogenito maschio di avere tutta l’eredità.
Si dice che fu ucciso con
l’arsenico, fu imbalsamato con la cera, per ordine di Emilia Caetani
Longhi madre disperata, e non fu sepolto.
Si dice che Emilia Caetani Longhi
fece modificare un suo ritratto nel
quale indossava un vestito bianco,
l’abito fu dipinto di nero e fu coperta la
collana.
Si narra anche che il suo fantasma aggiri ancora, senza
pace, nelle sale del castello di Fumone.
Da visitare la sacrestia
che
conserva le reliquie cristiane di santi,
la sala degli stemmi,
la sala dei
Cesari,
la sala degli antenati.
Il Castello di Fumone si può
visitare per approfondire le storie e leggende che tramanda e poi passeggere
nel bel giardini pensili
che sono i più alti d’Europa.
Inoltre per chi lo desidera può
trascorrere, nella bellezza dei giardini,
qualche giorno nella foresteria del castello oppure organizzare
matrimoni, cene a tema, convegni, mostre ed eventi nelle bellissime sale.
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