La Reggia di Capodimonte è
circondata dal bosco che fu sistemato dall'architetto Ferdinando Sanfelice nel
1742 perché i Borbone erano appassionati di botanica e della caccia.
Visitando il
museo, che si sviluppa su tre piani, si troveranno le collezioni Farnese e
borbonica che sono la parte più importante del patrimonio museale .
Letizia Ramolino |
Tra i vari
percorsi di visita ecco alcune sale interessanti e cosa contengono. Nell’appartamento reale è
interessante
il salone delle feste,
il Salone
Camuccini, la sala della culla perché qui fu esposta la culla,
oggi conservata alla Reggia di Caserta, donata dal Comune di Napoli per la nascita di Vittorio
Emanuele III, Re d'Italia, nel 1869.
Nella galleria delle porcellane
c’è il Servizio dell’Oca,
così denominato per la presenza sul pomello di
alcune zuppiere del putto che strozza un’oca.
Il salottino di porcellana si
trovava
nella Reggia di Portici e faceva parte dell’appartamento
privato della a Maria Amalia di Sassonia.
Con i Savoia nel 1866
il salottino fu smontato dalla Reggia di Portici e trasferito
a Capodimonte.
La Galleria delle cose rare
ospita oggetti d’arte preziosi e rari parte della collezione di arte decorative
dei Farnese, la raccolta apparteneva a Elisabetta Farnese e fu ereditata dal
figlio Carlo di Borbone.
Cofanetto, capolavoro dell’oreficeria cinquecentesca
realizzato per il cardinale Alessandro.
Nella sala Arti a Napoli dal’200
al 700 sono conservate
Cristo alla colonna |
le opere provenienti per la maggior parte da importanti
complessi religiosi di Napoli e della provincia , inoltre ci sono anche
dipinti a carattere mitologico,
nature morte, la collezione d’Avalos.
Recco Giuseppe-natura morta |
Nella collezione d’Avalos fanno
parte anche gli arazzi della Battaglia di Pavia
che rappresentano gli episodi
salienti della battaglia di Pavia, combattuta nel 1525 per il dominio in Italia
tra le truppe del re di Francia Francesco I di Valois e quelle
imperiali di Carlo V d’Asburgo.
Una visita al parco
per una bella
e rilassante passeggiata tra le piante secolari
come lecci, querce, castagni,
olmi e tigli.
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