domenica 31 gennaio 2016

Il Duomo e le Chiese Mariane a Lecce

La città di Lecce è la capitale del Barocco pugliese e una delle città in cui si trova la maggiore espressione di questo stile architettonico.
Così, passeggiando nelle stradine e nelle piazze della città, si troveranno stupendi palazzi e chiese che rappresentano un antico e fastoso passato.
piazza del Duomo
Queste sono alcune chiese da visitare e le notizie, le immagini qui riprodotte sono state prese dal volume, in mio possesso,: Lecce. Le grandi città d’arte italiane. Il Sole 24 Ore – Electa.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie, la facciata risale all' inizio del XVII secolo,
fu eretta nel luogo in cui avvenne un miracolo: la guarigione di una paralitica nella precedente cappella.
L’avvenimento è riportato nel libro Lecce sacra di Giulio Cesare Infantino.

particolare del soffitto ligneo a lacunari.
La chiesa di Santa Maria del Carmine 
sorge su un antico tempio, i lavori iniziarono nel 1711.
La facciata è composta da tre ordini con capitelli corinzi, nicchie con profeti e santi ma anche con puttini reggi ghirlande e cesti floreali.
Dettaglio del portale.
Bellissima e particolare è la cupola maiolicata 
una delle poche rimaste a Lecce.
Il campanile è in stile romanico.

La chiesa di Santa Maria degli Angeli 
è un esempio di scultura locale tardo cinquecentesca. 
Interessante è la lunetta raffigurante la Vergine col Bambino 
incoronata e adorata dagli angeli con i cherubini lungo la ghiera dell’arco.
Il Duomo secondo un’accreditata tradizione storiografica fu fondato in età normanna, intorno al 1144, sotto il conte Goffredo II e il vescovo Formoso.



Per le esigenze culturali avvenute con il Concilio di Trento il vescovo Pappacoda fece cambiare la fisionomia del Duomo.

                                                 facciata con la statua di sant’Oronzo
                                                                       particolare del campanile
                                                                   interno
Lo splendore della decorazione architettonica, in calda pietra arenaria, che riveste le facciate e gli interni delle chiese fanno di questa città il simbolo, a cielo aperto, del Barocco pugliese.


















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