In molte città ci sono ponti che spesso non ci si sofferma a guardare con attenzione, ma che spesso sono molto più che semplici attraversamenti, per la loro architettura o per la loro storia. Eccone alcuni....
Bassano del Grappa, il ponte vecchio o ponte degli alpini, distrutto molte volte e ricostruito sempre secondo le tecniche ed il progetto del Palladio del 1569.
Durante la prima guerra mondiale
sul ponte passarono le truppe italiane del generale Luigi Cadorna per
affrontare la celere difesa dei territori
dell'altopiano dei Sette Comuni.
Comacchio, Trepponti o Ponte Pallotta, fu costruito intorno al 1638 e costituisce il punto di unione tra il canale navigabile "Pallotta", proveniente dal mare, ed il centro della città.
Comprende cinque ampie
scale che consentono
di raggiungere la sommità, in pietra d'Istria ed è il
monumento più rappresentativo della città. Firenze, Il ponte vecchio, è il più antico ponte e uno dei simboli della città.
Prima delle botteghe degli orafi
e degli artigiani vi erano quelle dei macellai e dei rivenditori di verdura. E’ interessante sapere che fu
l’unico ponte fiorentino ad non essere bombardato dai tedeschi nel 1944 perché
Hitler rimase colpito dalla sua bellezza.
Dolceacqua, Il ponte romano "a schiena d'asino", ha ispirato il pittore francese Claude Monet che nel 1884 lo dipinse in quattro tele.
Roma, il Ponte Rotto, ovvero quanto rimasto dell'antico "pons Aemilius", vicino all'Isola Tiberina. La prima realizzazione del ponte è da attribuirsi a Manlio Emilio Lepido intorno al 241 a.C..
Photo by "I Promessi Viaggi", 2014 |
Distrutto più volte dalle piene del Tevere e sempre ricostruito, tanto che si possono osservare diverse incisioni e fregi posti a memoria delle ricostruzioni. Nel 1598 le arcate rimaste divennero un giardino pensile, nel 1887, con la realizzazione dell'adiacente ponte Palatino, fu privato di due arcate ed una è rimasta a memoria.
Borgo a Mozzano, Il ponte della
Maddalena, deve il nome ad una edicola, che custodiva al suo interno la
figura della Maddalena, costruita intorno al 1500 e oggi non più esistente. Il ponte è percorribile a piedi
grazie alla sua forma a "schiena d'asino".
Castelvecchio, il ponte scaligero fu fatto
costruire da Ludovico il Bavaro fra il 1354-1356
come via di fuga dal Castello.
Viene chiamato anche Ponte di
Castelvecchio e fu ricostruito molto fedele all’originale.
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