Questo piccolo centro di
origini medievali si sviluppò alle pendici di due colli è come se fosse
abbracciato da altri colli digradanti verso la pianura a forma di arco, da cui
il nome latino Arquatum, poi in Arquà.
Nel 1868 fu aggiunto il nome di
Petrarca perché il poeta vi abitò dal 1370 e vi morì nel 1374 dove fu
sepolto.
La città di Arquà Petrarca
fa parte dei Borghi più belli d’Italia e fa parte della Bandiera arancione del
Touring Club.
Passeggiando per la cittadina di noterà su di un muro questa lapide
con il brano di Gabriele D'Annunzio tratto dal romanzo Il fuoco.
Passeggiando per la cittadina di noterà su di un muro questa lapide
con il brano di Gabriele D'Annunzio tratto dal romanzo Il fuoco.
Il borgo, con le sue case,
fontana lavatoio |
il lavatoio, chiese
e dei bei palazzetti, ha un aspetto luminoso per la pietra chiara usata per le
costruzioni e le rampe che
dal paese basso portano a quello alto rendono
caratteristico Arquà Petrarca.
Nel percorrere il borgo si
incontra la chiesa di Santa Maria del 1026
con opere
d’arte. Nelle vicinanze della chiesa si trova la tomba che conserva le spoglie
del Petrarca,
è un’arca in marmo rosso di Verona.
Prima della chiesa di Santa Maria
Assunta si trova la fontana detta del Petrarca
dove il poeta vi
veniva ad attingere l’acqua.
Una sosta per assaggiare la
gastronomia locale per poi vedere
l’Oratorio SS Trinità e l’annessa Loggia
dei Vicari del’200
dove si svolgevano le riunioni dei capofamiglia e i
Vicari,
loggia dei Vicari stemma san Marco |
nell’interno ci sono i loro stemmi.
E’ interessante fare una visita
alla Villa Centanin con il museo che conservano pianoforti del XVIII e XIX
secolo
di famosi costruttori.
Nei giorni 20 - 27 settembre 2015
a Villa Centanin si terranno i Concerti d'Autunno e sono aperti il Museo
di Pianoforti antichi e la Mostra di strumenti popolari con
ingresso gratuito.
Immersa in un giardino si trova
la casa del Petrarca
dove si conservano
vari cimeli storici e opere del
poeta.
Una curiosità: nello studio, in una nicchia della parete,
Una curiosità: nello studio, in una nicchia della parete,
si trova la gatta imbalsamata del poeta.
La giuggiola è una pianta da
frutto molto rara ma qui, ad Arquà, la si trova in quasi tutti i
cortili tanto che le hanno dedicata una festa, infatti ogni mese di ottobre si terrà nel borgo
la festa delle giuggiole con spettacoli musicali,
esposizioni d'arte e artigianato.
Il frutto viene usato per varie ricette come le confetture.
Il frutto viene usato per varie ricette come le confetture.
La giuggiola dei Colli Euganei è
inserita nell’elenco dei prodotti tradizionali del Mi.P.A.F.
Al visitatore attento il piacere
di scoprire cosa offre ancora questo bel borgo antico con i suoi itinerari
naturalistici.
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