lunedì 4 maggio 2020

Alla scoperta dell’Oratorio di San Bovo a Padova

Questo particolarissimo Oratorio, dedicato ad un Santo pressochè sconoscitiuto, si trova a Padova ed al suo interno racchiude una serie di affreschi davvero unici.
Il culto di San Bovo fu introdotto tra il 1623 e il 1630 dalla Fraglia dei Bovai che costruì anche l’Oratorio. L’oratorio inizialmente nel 1503 era situato tra via Del Seminario e via Memmo. Consacrato il 12 Maggio 1528, era chiamato «Capitolo del Torresino».

E' interessante sapere come a Padova, agli inizi del XIII secolo, esistessero ben trentaquattro fraglie, ovvero corporazioni di arti e mestieri o confraternite religiose. 

L’edificio è a due piani: a pianterreno l’oratorio e al piano superiore la sala del capitolo o la sala adunanze. Nella sala superiore si possono una serie di riquadri a fresco di vari autori cinquecenteschi, tra i preziosi affreschi possiamo ammirare:

Adorazione dei Magi. Secolo XVI
dipinto murale con tecnica affresco staccato, autore ambito veneto. 
Gesù nel tempio tra i dottori. Secolo XVI

dipinto murale con tecnica affresco staccato, autore ambito veneto.  
Gesù Cristo deposto dalla croce. Secolo XVI
dipinto murale con tecnica affresco staccato, autore Sebastiano Florigerio.
Gesù Cristo deposto nel sepolcro. Secolo XVI
dipinto murale con tecnica affresco staccato, autore Sustris Lambert (attribuito).
L’oratorio è ora sede Dell’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, è visitabile prendendo contatto con la Diocesi di Padova.
San Bovo è il patrono di Voghera, è originario della Provenza in Francia, da giovane scelse la professione di cavaliere per poter combattere i Mori. 
In seguito decise di dedicarsi all’ascesi e alla penitenza, diventando un pellegrino penitente e proprio in occasione di uno dei suoi pellegrinaggi fu colto da febbre maligna nei pressi di Voghera, dove morì il 22 maggio 986.
Nel 1469 fu compiuta una ricognizione delle sue ossa e la sua celebrazione liturgica ricorre il 22 maggio, anniversario della morte. 
Queste notizie sul santo si possono trovare sul sito http://www.santiebeati.it/  


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