Pizzo Calabro, in provincia di Vibo Valentia in
Calabria, è un antichissimo borgo marinaro a picco sul mare, noto per la produzione artigianle di gelaterie, oltre ad uno splendido mare e i tanti vicoli caratteristici del borgo, ospita il Castello Aragonese.
Fondato nella seconda metà del XV secolo da Ferdinando I di Aragona, è conosciuto come Castello Murat in quanto qui fu imprigionato e condannato a morte per fucilazione il 13 ottobre 1815 il Re di Napoli Gioacchino Murat.
Il Castello, visitabile, ospita al suo interno una ricostruzione storica riproduce, con i manichini in costume
gli ultimi giorni di vita di Murat con tutto il suo stato maggiore di guerra.
All’interno delle celle dei sotterranei
è stata ricostruita la prigionia, al primo piano è rappresentata la scena del
processo quando il re per riprendersi il Regno di Napoli finirà a Pizzo Calabro
a causa di una tempesta marina, sarà intercettato dalla Gendarmeria borbonica, arrestato e internato nelle carceri del castello.
a causa di una tempesta marina, sarà intercettato dalla Gendarmeria borbonica, arrestato e internato nelle carceri del castello.
Al secondo piano si trova la cella in
cui il Re trascorse gli ultimi istanti di vita
e scrisse la lettera di addio
alla moglie
ai suoi quattro figli, la scena della confessione del Re
con il Canonico Masdea.
ai suoi quattro figli, la scena della confessione del Re
con il Canonico Masdea.
Tra i pezzi di maggior pregio custoditi
nella collezione si trova un busto ottocentesco di Murat
realizzato dallo scultore Jean J. Catex.
realizzato dallo scultore Jean J. Catex.
La visita al Castello costruito nel 1492
per volere di Ferdinando I d'Aragona re di Spagna, permette di conoscere e
rivivere un periodo importante della storia e di questo Re di Napoli il cui
regno fu breve ma intenso, segnato da una serie di riforme amministrative e
sociali.
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