domenica 26 luglio 2020

Un weekend a Gaeta

La cittadina di Gaeta, in provincia di Latina, sorge ai piedi del Monte Orlando su una penisola ed è conosciuta per le sue sette spiagge, per il percorso storico naturalistico e per la sua storia.
Infatti Gaeta ha un passato in cui si sono succedute diverse dominazioni che hanno tutte lasciato una traccia sulla cittadina: dalla contesa di Federico II di Svezia, al papato, al dominio di Angioini e Aragonesi e del regno delle Due Sicilie, di cui rappresentava il confine con lo Stato Pontificio.

 

Episodi particolari che l'hanno vista protagonista risalgono, ad esempio alla proclamazione della Repubblica Romana, quando Pio IX, il 25 novembre 1848, si rifugiò a Gaeta e durante il soggiorno proclamò il Dogma dell’Immacolata Concezione o all’ultima battaglia tra il Regno delle due Sicilie e l’esercito piemontese terminata il 13 febbraio 1861 con la resa di Francesco II di Borbone .

Durante il weekend, oltre alle spiagge ed alla vicina Montagna Spaccata, passeggiando per la cittadina. troverete diversi punti di interesse, tra i quali vi segnalo:
 
La Cattedrale intitolata a Maria Assunta in Cielo
e ai santi Erasmo e Marciano fu costruita intorno all’XI secolo.
Nell’interno
è interessante l’altare realizzato su un sarcofago romano strigilato,
rinvenuto con i resti dei santi Erasmo e Marciano. Molto particolare è anche il coro ligneo seicentesco
con altare maggiore del ‘700. 
La torre campanaria ha lo stile occidentale ma anche con elementi islamici
da notare le quattro piccole torri ricoperte da piccole cupole rendendo così particolare il campanile.
Una passeggiata sul Lungomare Caboto
per poi visitare il Castello Angioino Aragonese.  

Il Castello Angioino Aragonese si compone di due parti: quella più antica risalente all’epoca angioina e quella più moderna fatta costruire da Carlo V d’Asburgo.
Vicino al centro città ed al borgo medievale si trova la spiaggia di Serapo
con la sabbia finissima è l’ideale per una giornata al mare.
La chiesa di san Francesco
fu terminata nel corso del XIV secolo e vi si accede da una scalinata monumentale
con al centro la statua della Religione.
Nell’interno si può vedere il bel pavimento marmoreo con riquadri intarsiati e sui pilastri  le grandi statue in gesso dei Santi Apostoli
nel fondo l'abside del Redentore.
Una passeggiata naturalistica alla montagna spaccata
con il santuario della Santissima Trinità.
La leggenda tramanda che le tre spaccature verticali della montagna
siano state prodotte dal terremoto verificatosi alla morte di Cristo.
La grotta del Turco
con i suoi 300 gradini per arrivare alla fine al livello del mare
per vedere gli splendidi riflessi verdi e turchesi
che si notano soprattutto se c'è il sole.   
La grotta ha questo il nome perché nel IX secolo, ai tempi del Ducato di Gaeta, le navi dei saraceni trovavano rifugio tra le fenditure di questo promontorio, pronti ad attaccare di sorpresa le navi in transito al fine di depredarle dei loro carichi.
Per visitare questi posti naturalistici particolari informarsi in tempo presso il Comune di Gaeta.

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