Il sito archeologico di Paestum, in provincia di Salerno,
è una città antica tra le più belle città della Magna Grecia da visitare come è da visitare il Museo Archeologico Nazionale di Paestum.
è una città antica tra le più belle città della Magna Grecia da visitare come è da visitare il Museo Archeologico Nazionale di Paestum.
Interessante da vedere sono le mura
il foro costruito in un settore dell’agorà
ossia la piazza principale della città, i resti della via sacra
la via principale che si percorreva in tutto il centro cittadino.
il foro costruito in un settore dell’agorà
ossia la piazza principale della città, i resti della via sacra
la via principale che si percorreva in tutto il centro cittadino.
I templi del sito sono: il tempio dedicato ad Hera (VI secolo a.C.) il più antico tempio, chiamato basilica.
Hera sposa di Zeus era protettrice degli Achei e principale divinità di Poseidonia.
Hera sposa di Zeus era protettrice degli Achei e principale divinità di Poseidonia.
Il Tempio di Nettuno o Poseidonion (metà del V secolo a.C.) è il maggiore tra i templi.
Nettuno, divinità romana, era dio delle acque e delle correnti ed è l'equivalente del dio greco Poseidone.
Nettuno, divinità romana, era dio delle acque e delle correnti ed è l'equivalente del dio greco Poseidone.
Il tempio di Cerere (fine del VI secolo a.C.) in realtà era dedicato ad Athena
come testimoniano il ritrovamento di numerose statuette in terracotta (ex voto) raffiguranti Atena. La dea Atena era la dea greca della guerra e della sapienza.
come testimoniano il ritrovamento di numerose statuette in terracotta (ex voto) raffiguranti Atena. La dea Atena era la dea greca della guerra e della sapienza.
Il museo invece conserva i reperti che comprendono un periodo che va dal periodo preistorico all’età classica.
Il reperto più importante sono le lastre dipinte della Tomba del Tuffatore (490-80 a.C.)
unico esempio di pittura di età greca della Magna Grecia con scene di banchetto derivanti da modelli attici.
Il reperto più importante sono le lastre dipinte della Tomba del Tuffatore (490-80 a.C.)
unico esempio di pittura di età greca della Magna Grecia con scene di banchetto derivanti da modelli attici.
A dare il nome alla tomba è la lastra di copertura che raffigura il defunto nel momento di tuffarsi nel mare.
Il parco archeologico nel 1988 fu riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'umanità.
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