martedì 30 luglio 2024

L’ Appia Antica 60esimo sito italiano Patrimonio UNESCO

La Via Appia fu la prima delle grandi strade di comunicazione costruite nella Roma Antica. Chiamata la Regina Viari um, fu fatta costruire dal censore Appio Claudio Cieco verso la fine del IV secolo a.C. nel 312, per garantire rapide e dirette comunicazioni tra Roma e Capua poi verso la Grecia e l’Oriente. 
Ai giorni odierni il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ha inserito la Via Appia nella lista dei patrimoni mondiali nella 46esima sessione annuale dal 21 al 31 luglio a Nuova Dehli. 
La via Appia Antica, nel tratto inserito nel territorio di Roma, permette una passeggiata immersi nel verde, a piedi o in bicicletta, alla scoperta di monumenti funerari importanti, ville e catacombe.
Tra questi il  Mausoleo dei Rabiri
Nel monumento funerario, simile ad una grande ara, ci sono i calchi di due liberti e di una sacerdotessa di Iside. L’originale si trova esposto al Museo di Palazzo Massimo alle Terme). I liberti erano schiavi liberati dal proprio padrone. 
Il Museo della Via Appia (Castello Caetani)
Si trova nel complesso monumentale della tomba di Cecilia Metella e del castrum Caetani. I reperti sono urne, cippi, iscrizioni, sarcofagi, rilievi, elementi architettonici. 
La Tomba di Cecilia Metella 
Il monumento funerario risale fra il 30 e il 20 a.C. Il mausoleo fu fatto costruire durante l’impero di Augusto in onore di Cecilia Metella, figlia di Quinto Cecilio Metello console nel 69 a.C.   
Il Sepolcro a Tempietto al V Miglio
E’ un tipico monumento funerario del II secolo d.C.: un sepolcro laterizio a tempietto. La tipologia era particolarmente diffusa in età antonina. La dinastia degli Antonini regnò sull'Impero Romano dal 138 al 192 d.C. 

 





 

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