domenica 9 marzo 2014

San Pietro e la Cupola del Buonarroti


L’imponenza della facciata seicentesca, di San Pietro, di Carlo Maderno appare già da lontano ed è circondata da uno splendido colonnato formato da 284 colonne di ordine dorico e ottantotto pilastri in travertino di Tivoli e la bellissima cupola nella sua maestosità attira lo sguardo.
La cupola fu progettata da Michelangelo Buonarroti a partire dalla fine del 1546, durante il pontificato di Paolo III Farnese, la cupola fu interrotta alla sua morte, nel 1564 all’altezza del tamburo. I lavori vennero ripresi, nel 1588, al tempo di Sisto V Peretti  da Giacomo Della Porta e Domenico Fontana. Durante il pontificato di Clemente VIII si completò la costruzione della lanterna e si rivestì la cupola con lastre di piombo. Il 18 novembre del 1593 fu collocata, sulla cuspide del lanternino, la grande sfera in bronzo dorato sormontata dalla croce, opera di Sebastiano Torrigiani. Clemente VIII volle ricordare, quest’opera, in un’iscrizione sull’anello di chiusura della lanterna all’interno della basilica iniziata dal suo predecessore: “S. PETRI GLORIAE SIXTUS PP. V. A. MDXC PONTIF. V” (“A gloria di San Pietro, papa Sisto V, nell’anno 1590, il V del suo pontificato”).
La cupola rispetto al progetto originario di Michelangelo ha una forma ogivale, cioè più slanciata verso l’alto. L’attico che sovrasta la trabeazione sostenuta dai contrafforti aggettanti è decorato da pannelli con festoni vegetali, mentre alla base di ogni nervatura della cupola sono scolpiti i tre monti dello stemma di Sisto V. La cupola è munita di una serie di abbaini di forme proto barocche che permettono alla luce di penetrare nello spazio tra le due calotte, la lanterna è costituita da colonne binate su alto basamento nella parte inferiore, da volute nella parte mediana e da candelabri nella parte superiore mentre La cuspide con la sfera di bronzo e la croce slanciano verso l’alto l’intera struttura di incomparabile solennità e bellezza. La vista della cupola di San Pietro da via Niccolò Piccolomini è da non perdere infatti la si può ammirare come non si è mai vista. Percorrete la via osservando la cupola ed ecco che più vi avvicinate, più la cupola si allontana; se invece indietreggiate, la cupola vi sembra più grande e più vicina. Un gioco di prospettive che rende incantevole la visuale e suggestivo l’effetto visivo, si tratta di un curioso effetto ottico, dovuto alla disposizione degli edifici e al punto di osservazione.



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