Ai lati della nicchia centrale due coppie di colonne corinzie racchiudono due statue che rappresentano la Salute e l'Abbondanza, sopra la statua della Salute c'è un rilievo che rappresenta Agrippa che indica ai suoi soldati dove costruire l'Acquedotto, sopra l'altra statua nell'altro rilievo c'è una donna che indica ai soldati dove si trova la fonte d'acqua. Sull'attico furono scolpite quattro statue allegoriche che rappresentano: l'abbondanza dei frutti, la fertilità dei campi, i prodotti dell'autunno e i prati e dei giardini, tra le statue c'è una targa con l'iscrizione
l'iscrizione che riporta il nome di papa Clemente II e l'anno 1735 prima inaugurazione della Fontana. Fu papa Clemente III che il 22 maggio 1762 completò ed inaugurò la nuova fontana. E' interessante sapere che papa Clemente II approvò il finanziamento dei lavori per 17.647 scudi, che era la moneta dello Stato della Chiesa, e che questi fondi furono raccolti con la terza estrazione del gioco del lotto del maggio 1732. Questa Fontana ha un aneddoto per il vaso di travertino, detto asso di coppe, perché Nicola Salvi lo fece mettere lì per disturbare la vista di un barbiere che aveva la bottega lì a fianco e che continuava a criticare il suo lavoro. Inoltre la tradizione più conosciuta è quella di lanciare, di spalle, una moneta dentro la Fontana e come dice la leggenda garantisce al turista di tornare ancora a Roma e una fontanella nel lato sinistro, invece, detta fontanina degli innamorati assicura a coloro che vi bevono eterna fedeltà. Il film "La dolce vita" con il bagno nella Fontana di Anita Ekberg e il film "Tototruffa" dove Totò cerca di vendere la Fontana ad un turista hanno ancor di più resa famosa questa scenografica e grande Fontana di Trevi.
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