I Padri Benedettini, in Arezzo,
nel 1278 costruirono questa Chiesa dedicata alle Sante Flora e Lucilla tutta in
pietra in stile gotico con un’unica navata.
Ci furono dei lavori di rifacimento
nel 1315 mentre nel 1489 incominciarono i lavori del chiostro, in seguito la
chiesa fu rinnovata completamente, nel 1565, sul progetto di Giorgio Vasari.
Su disegno dell’Abate Gregorio
Ricciardetti, il 2 maggio 1650, si incominciò la costruzione del caratteristico
campanile
esempio di architettura barocca.
L’interno della chiesa
attualmente è a tre navate
con un effetto scenografico sorprendente perché, tra
le altre opere, nel 1702 fu eseguita la finta cupola, su tela, dal gesuita Andrea Pozzo a Roma e fu inaugurata ad Arezzo il 29 luglio 1702 festa delle Sante Flora e
La tela dipinta
si trova sopra il transetto di fronte
l’altare del Vasari, per ammirare quest’opera d’arte sul pavimento c’è un
bottone metallico come punto di riferimento così l’effetto illusionistico è
perfetto.
Nell’interno si trovano pregiate
opere d’arte tra le quali il
Crocifisso dipinto su Tavola da Segna di
Bonaventura, l’affresco di san Lorenzo di Bartolomeo della Gatta, il
Ciborio marmoreo di Benedetto da Maiano, il dipinto di Teofilo Torri raffigurante
Maria col Bambino tra gli angeli, il San Giorgio e il drago
di Giovanni Stradano che è un olio su tela che faceva parte dell’altare della famiglia Vasari.
La Badia
delle Sante Flora e
Lucilla in Arezzo è la più grande progettazione sacra del Vasari il cui interno
viene ammirato con il silenzio dovuto in un luogo sacro.
Le notizie qui riportate sono
tratte dal ciclostile, in mio possesso, a cura di Don Vezio Soldani parroco
della Badia delle Sante Flora e Lucilla che le ha tratte dal libro “Immagini di
Arezzo” di Monsignor A. Tafi.
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