domenica 28 settembre 2014

La Basilica Maggiore di Santa Maria degli Angeli in Assisi

Assisi è il centro francescano
per eccellenza, qui si trova la Basilica e il Sacro Convento di san Francesco ma poco distante dal centro si erige la maestosa Basilica Maggiore di Santa Maria degli Angeli che conserva tre luoghi importanti per la vita del Santo: la Porziuncola, il Transito e il Roseto.


Per custodire degnamente queste cappelle papa Pio V fece costruire, tra il 1569 e il 1679, la chiesa  che secondo il progetto di Galeazzo Alessi era semplice per rispecchiare la povertà francescana ma dopo un terremoto ecco come appare: maestosa nel complesso, artisticamente
bella e sulla sommità troneggia la statua della Madonna
in bronzo.
Visitando l’interno della Basilica si noterà il bellissimo presbiterio, le cappelle laterali cinque per ogni lato, le volte finemente decorate ma ciò che è più significativo e importante da considerare è
la Porziuncola e il Transito nella Basilica stessa.
Questa antica cappella,

la Porziuncola, Francesco l’ottenne in dono dai Benedettini, la restaurò e nel 1209 vi fondò l’Ordine dei Frati Minori, poiché la chiesetta era dedicata alla Vergine Maria Francesco mise l’Ordine sotto la protezione di Maria.
Sempre nella chiesetta Francesco ottenne in sogno, da Gesù, l’indulgenza del perdono

conosciuta come “Indulgenza della Porziuncola” o Perdono di Assisi”, mentre Chiara di Favarone di Offreduccio rivestì l’abito religioso, consegnatole da Francesco, dando inizio all’Ordine delle Povere Dame, oggi chiamate Clarisse.
Nell’interno
della Porziuncola si ammira, sopra l’altare la bellissima tavola dipinta che rappresenta
l’Annunciazione e alcune storie del Perdono.
Rifugio di San Francesco
Il Transito

è un semplice vano di pietra dove vi era l’infermeria dell’antico convento, qui Francesco trascorse gli ultimi giorni di vita e vi morì il 3 ottobre 1226.


Prima di morire completò con gli ultimi versi il Cantico delle creature: “Laudato si mii Signore, per sora nostra morte corporale da la quale nullo homo vivente po skappare……”.
Da visitare anche il Roseto, in un’ala del Convento, dove una notte Francesco, per vincere il dubbio e la tentazione si buttò nudo tra i rovi e come riporta la tradizione le spine si mutarono in rose ma senza spine. 
Molto bello e significativo è il Cortile delle rose, costruito nel 1882, che collega e attraversa la basilica ad alcuni luoghi frequentati da Francesco.

Ogni anno il giorno 4 ottobre viene donato, da una regione italiana diversa, l’olio per la lampada votiva che arde accanto alla tomba di San Francesco, quest’anno ricorre il 75° anniversario della Sua proclamazione a Patrono d’Italia.


Nessun commento:

Posta un commento