La testimonianza di questo periodo storico, tra il
1250 e il 1500, lo si può rivivere visitando il Castello Estense vanto della
città di Ferrara dove si formò la più antica
Signoria: quella degli Estensi.
Nicolò II d’Este, nel 1358, per difendersi dalle rivolte
della popolazione, affamata e povera, fece costruire il castello dall’architetto di corte Bartolino da Novara intorno alla già esistente Torre dei
Leoni.
Il castello ha quattro
torri angolari unite tra loro da una robusta cinta muraria con un imponente
fossato.
In seguito il castello fu trasformato come residenza
della corte estense, fu abbellito da un giardino interno di stile
cinquecentesco, da marmi pregiati, balconi e da numerosi stupendi affreschi.
Le sei Sale sono dedicate alle origini e all’ascesa di questa
potente famiglia, alla costruzione e alla ristrutturazione del castello,
inoltre vi sono esposte anche le planimetrie del ducato di Ferrara.
Queste sale
sono affrescate in modo superbo con varie rappresentazioni e tra queste c’è
il
Salone con l'albero genealogico della famiglia estense, la Sala degli stemmi, la
Sala dei paesaggi, la
Sala di Ettore ed Andromaca, la
Sala dell'Aurora, la
Sala delle geografie, la cappella Ducale.
Il castello aveva, nei sotterranei nella Torre dei Leoni, le
prigioni dove furono imprigionati anche Ugo e
Parisina nel 1425.
Parisina Malatesta era la seconda moglie del marchese Niccolò III, si
innamorò, ricambiata, del figliastro Ugo,
figlio di Stella dei Tolomei. Furono scoperti e sottoposti ad un rapido
giudizio e decapitati.
Interessanti sono le
sale dell’imbarcadero con le caratteristiche pareti a “botte” è il primo livello della costruzione ed era in origine un vero e proprio porto utilizzato per il carico e scarico delle merci destinate alla corte estense.
sale dell’imbarcadero con le caratteristiche pareti a “botte” è il primo livello della costruzione ed era in origine un vero e proprio porto utilizzato per il carico e scarico delle merci destinate alla corte estense.
Una
visita al
Giardino degli Aranci, qui la Corte che si affacciava, non vista, ad ammirare la città tra il profumo delle zagare che emanavano gli alberi.
Giardino degli Aranci, qui la Corte che si affacciava, non vista, ad ammirare la città tra il profumo delle zagare che emanavano gli alberi.
Il
muro del giardino pensile fu costruito su progetto di Girolamo da Carpi, nella
seconda metà del Cinquecento.
Il
soffitto, decorato da Francesco Saraceni e Francesco Migliari attorno al 1830,
rappresenta la Devoluzione di Ferrara,
ovvero il suo passaggio dal potere estense a quello pontificio, avvenuto nel 1598.
ovvero il suo passaggio dal potere estense a quello pontificio, avvenuto nel 1598.
Questo
splendido castello, circondato dal fossato ricolmo d’acqua, da secoli conserva
la storia della famiglia d’Este che dominò la città di Ferrara e visitandolo ci
riporta a considerare la storia e i fasti dell’epoca.
Da
ricordare che Vittorio De Sica utilizzò il castello come set cinematografico per
il film
“Il Giardino dei Fizi Contini.
“Il Giardino dei Fizi Contini.
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