mercoledì 14 gennaio 2015

Un weekend a Sala Baganza

Questo piccolo centro appartenente alla Chiesa di Parma già dal 995, come attestato da un atto di donazione del vescovo Sigifredo II, venne a trovarsi dal 1141 sotto la potestà di diverse famiglie: i Franceschi, i Cornazzano e i Sanvitale. 

Il turista ha tre itinerari per conoscere questo luogo: l’itinerario storico artistico che comprende la visita alla
Rocca Sanvitale e alla 
Pieve di San Biagio di Talignano; l’itinerario naturalistico ambientale nel Parco Boschi di Carrega; le escursioni a cavallo dalla Valbaganza alla Valtaro.
Sala Baganza ha il Museo del vino nelle suggestive cantine e nell'ex ghiacciaia della Rocca Sanvitale con un percorso 

espositivo e sensoriale 

dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura in sei differenti sezioni. 
Scendere  nella affascinante ghiacciaia rinascimentale si trasforma in una esperienza avvolgente: immagini a 360° raccontano, nel cuore del museo,

 il ruolo della vite e del vino 

nel rito, nella storia e 

nell’arte, immersi in una cultura millenaria ricca di tradizioni.
Questo museo è inserito nel più ampio circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma.
La Rocca Sanvitale, 

che domina la piazza del paese, è appartenuta alla famiglia Sanvitale dal XIII secolo all'inizio del '600, quando passò ai Farnese. 

Tra i boschi sorge il Casino, così chiamato in quanto venne costruito nel 1775 come punto di ritrovo per le battute di caccia della duchessa Maria Amalia alla quale è intitolata la faggeta.
Fra il 1819 e il '26 la villa, su progetto di Nicola Bettoli, venne alzata e allargata, nell’interno si trovano 

molte opere
d’arte.
Da visitare 

la Pieve di San Biagio di Talignano che si trova ai margini dei Boschi di Carrega.  

Fu edificata dai monaci cistercensi di Chaise Dieu alla fine del secolo XI, rappresentando per secoli un punto di riferimento importante per i pellegrini che vi trovano ospitalità.
Molto significativa è la lunetta 
sopra il portale d’ingresso che rappresenta la Psicostasi 

cioè la pesatura delle anime.
Sulla bilancia si trovano due anime sottoposte al giudizio al momento della morte.
Il Bene è rappresentato dall’arcangelo Michele con la spada sguainata e il Male rappresentato dal demonio alato. Tutte e due sorreggono la bilancia e si contengono le anime.
Questo piccolo centro merita una visita perché è ricco di storia, tradizioni e itinerari enogastronomici al pari di altri centri italiani.

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