Questo piccolo centro si trova in Basilicata, sul monte Vulture e la sua storia è molto antica, risale al re
normanno Guglielmo il Malo e Guglielmo II° detto il Buono come riportano i
documenti dell’Archivio di Stato di Napoli.
Ripacandida fu poi fortificata dai Longobardi che la cinsero
di alte mura, inframmezzate da torri; passato molto tempo, si arriva al
1860-1865 e nel territorio fece comparsa il brigantaggio.
Il Comune è considerato parzialmente montano, sul territorio ci
sono alcune sorgenti di acqua naturale.
Interessante il centro storico con i bellissimi portali
con
stemmi e decorazioni. Il comune fa parte della città del miele e del vino.
Da visitare la Chiesa Santa Maria Del Sepolcro
la chiesa
madre costruita nel 1560 con il maestoso portale seicentesco, la Chiesa di San
Giuseppe del XVII secolo,
la Chiesa di Santa Maria del Carmine (1703-1719).
Benché sia un piccolo centro il
motivo per venirci è per vedere ed ammirare la chiesa di San Donato del XIV sec. di notevole interesse
artistico e il giardino storico San Francesco.
L’antico santuario di san Donato, protettore di Ripacandida,
si trova all’ingresso del borgo ed è importante per gli affreschi del Cinquecento
che riprendono lo stile di Giotto.
Il santuario è chiamato la
piccola Assisi con cui è gemellata e per questo la città di Assisi ha donato
una reliquia di san Francesco.
Inoltre il santuario è stato
riconosciuto dall’UNESCO “Monumento messaggero di cultura e di pace per i
profondi valori spirituali che da secoli trasmette”.
Nel vedere l’esterno tipicamente
francescano non si immagina il suo straordinario interno a navata unica
suddivisa in tre campate coperte da volte a crociera con sesto rialzato che poi
ci riporterà col pensiero alla basilica di Assisi.
L’interno di san Donato ha la
volta e le pareti completamente affrescate da un ciclo pittorico
che descrivono
episodi della Bibbia.
La solennità di questo luogo merita un silenzio per
apprezzare questo stupendo capolavoro d’arte religiosa.
Il giardino storico San Francesco è la villetta comunale
del
paese, il giardino dei frati
francescani dopo la soppressione degli ordini religiosi, in seguito all'unità
d'Italia, diviene villa comunale. Passeggiando si possono ammirare alberi
secolari, da due brevi scalinate
accompagnate da piccole statue classiche si
arriva
all'antico giardino che per la complessità del suo percorso è detto "labirinto" anche per il molto verde e gli angoli particolari.
Anche un piccolo centro ha molto da offrire come arte e cultura.
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