domenica 3 maggio 2015

Curiosità nascoste dei luoghi di Roma

La città di Roma, oltre ai nuerosi luoghi d'arte e siti archeologici, conserva dei piccoli gioielli in giro per la città, luoghi poco conosciuti che nascondono curiosità interessanti. Questi alcuni di essi.
L’Antica Farmacia - Spezieria di S. Maria della Scala si trova al primo piano del Convento dei Carmelitani Scalzi.
La farmacia conserva al suo interno oggetti
molto preziosi, come ceramica umbro – marchigiana ed un erbario ideato da S. Basilio.

La chiesa di san Quirico nei sotterranei ha il Museo Tipologico Internazionale del Presepio "Angelo Stefanucci", che raccoglie alcuni presepi provenienti da tutto il mondo, costruiti

con materiali e tecniche diverse, oltre che libri, medaglie, locandine, francobolli sempre inerenti ai presepi.

Il Palazzo Spada ha nell’androne la falsa prospettiva del Borromini.

Il capolavoro genera l’illusione ottica di una galleria lunga 37m mentre in realtà è di 8m.
In fondo alla galleria, una statua di guerriero d’epoca romana sembra a grandezza naturale mentre in realtà è alta solo 60 centimetri.

La chiesa di Sant’Ignazio ha una cupola finta ma che appare alla vista in una sorprendente visuale prospettiva.
In effetti il dipinto è un’opera realizzata nel 1685 da padre Pozzo, la particolarità sta che simula la profondità e la luce di una cupola.
La prospettiva esatta per ammirare la cupola bisogna è mettersi
 sul disco marmoreo indicato sul pavimento.

La Villa del Priorato di Malta ha il portone con un particolare buco da cui è possibile ammirare la splendida e suggestiva prospettiva della cupola di San Pietro che appare lungo il viale dei Giardini dell’Ordine costeggiato da alberi.


In Piazza del Campidoglio si può osservare un particolare effetto perché salendo la scalinata principale, di forma trapezoidale,si ha la sensazione che il Palazzo Senatorio, dinnanzi a noi, risulti molto più largo e più vicino del normale.


La chiesa di Santa Prisca ha un mitreo sottostante la stessa chiesa. 


La datazione della prima fase del mitreo è ricavata dall’iscrizione 


graffita nell’estradosso della grande nicchia, sulla parete sinistra: 20 novembre del 202 d.C. (anno in cui furono consoli L. Settimio Severo e M. Aurelio Antonino Caracalla), giorno di sabato, luna XVIII.
Alla seconda fase, databile al 220 d.C. sono riferibili la costruzione del bancone nel vestibolo, il restauro di diversi elementi di prima fase e l’acquisizione dei tre ambienti a nord. 


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