Il gioco è stato sempre un modo
per socializzare, per lo svago ma anche per tener allenata la mente, per
passione o per azzardo e nel tempo il gioco si è evoluto ma il gioco delle
carte
resta attuale con nuove regole di gioco in continuo rinnovamento.
Le notizie e le immagini
riportate sono state prese dell'Agenda 2007 pubblicata dal Ministero per i beni
e le attività culturali, dipartimento per i beni Archivistici e Librari in mio
possesso.
L’origine delle carte,
probabilmente, proviene dalla Cina
come attestano antichi e particolari
esemplari.
Saranno gli Arabi a diffonderlo prima in Spagna e poi in Europa e
sembra che le prime carte da gioco fossero di vera carta moneta.
Fra i giochi di carte il primo
è
la passetta poi la primiera, in seguito nell’700 il gioco di
maggior successo fu il faraone gioco d’azzardo come
la zecchinetta.
A Napoli, nel ‘700 compare il
gioco del tresette usando un mazzo di carte italiane e giocando in
quattro coppie, non è un gioco d’azzardo però ci furono regole e consigli
come
riportano queste due pagine di un antico libro.
Nel Medioevo si impose l’uso
legale delle carte solo con il bollo stampato, poi anche con il nome
dello
stampatore e in varie città si diffusero differenti carte da gioco secondo il
proprio gusto seguendo le istruzioni dei vari decreti emanati.
Questi sono alcuni esempi di
carte antiche di gioco di
carte francesi, di carte francesi
nella xilografia
siciliana, nelle stampe
veneziane e le carte francesi
di area napoletana.
Questi esemplari si distinguono
per area regionali:
carte
romane, carte
bolognesi, carte trevigiane
carte italiane veneziane, le seconde fanno parte di un mazzo di carte dannunziane con versi |
veneziane, carte
napoletane.
Questo è un altro esempio di
carte italiane proviene dalla ditta veneziana Mengotti
che le depositò presso
la Commissione di sorveglianza alle fabbriche del governo austriaco.
Nelle carte trevigiane, nella
serie di assi,
si trovano stampate delle frasi per i giocatori come se fossero
massime morali e come diceva un vecchio proverbio
Chi un dì vince e dieci
perde alla fin si trova al verde ma non sempre i giocatori ne
tenevano conto come accade pur troppo ancora oggi.
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