sabato 11 aprile 2020

L'area archeologica di Aquileia e la Basilica patriarcale in provincia di Udine


La città di Aquileia fu fondata nel 181 a.C. come colonia militare ed era una delle principali città dell'Impero Romano. 
Aquileia è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1998 e questi sono i due siti importanti da visitare: 
L’area archeologica, estesa per 155 ettari, comprende tra le varie scoperte parte del foro romano con l’annessa basilica,
 le domus romane due lussuosi complessi residenziali, l’anfiteatro
.
I resti più sorprendenti della città romana sono quelli relativi al porto fluviale,

una lunga serie di magazzini e banchine che si estendono lungo la riva del fiume.
Tali strutture furono inglobate dalle mura del IV sec. d.C. di cui si possono ancora ammirare ampi tratti.
La Basilica patriarcale è un edificio di notevole importanza costruita all’inizio del IV secolo e ricostruita tra l’XI e il XIV secolo secondo lo stile romanico e gotico.
Essa svolse un ruolo chiave nell’evangelizzazione di una vasta regione dell’Europa centrale. Divenne la sede di un Patriarcato che sopravvisse fino al 1751.
All’esterno si trova  il Campanile,
fatto costruire come torre di avvistamento, e il Battistero a forma ottagonale.
L’interno è a tre navate, divise da un colonnato che giungono fino al transetto dove si aprono tre absidi riccamente affrescate.
Nel maestoso affresco absidale, risalente all'anno 1031,
sono raffigurati i martiri della tradizione aquileiese: a destra Ermacora, Fortunato ed Eufemia (che rappresenta il gruppo delle Quattro Vergini Aquileiesi).
Nell’interno c’è il grande mosaico centrale tra le varie scene si nota quella del Buon pastore.
Cristo è raffigurato giovane con la pecorella smarrita sulle spalle e in mano la syrinx (il flauto dei pastori).
Da visitare anche la cripta risalente al IX secolo chiamata la cripta degli affreschi.
Gli affreschi risalgono al XII secolo secondo l’arte e il gusto bizantino. Nelle quattro lunette sono raffigurate le scene della Passione di Cristo e la Morte di Maria.
 Gran parte dei reperti romani e paleocristiani sono oggi visitabili nei tre Musei della città:
il Museo Archeologico Nazionale fa parte del Polo museale del Friuli  Venezia Giulia.



Inaugurato il 3 agosto del 1882 conserva una eccezionale collezione archeologica.
Il Museo Paleocristiano, inaugurato nel 1961, conserva i resti della Basilica paleocristiana e i suoi mosaici policromi.
Tra i vari reperti è interessante la lastra marmorea della tomba di una bambina, mancata alla metà del IV secolo.
Nella lastra si nota il battesimo della bambina.
Il Museo Civico del Patriarcato. Il Museo è ubicato nell'edificio costruito nell'Ottocento dal governo austriaco in Via Patriarca Popone, che fino al 1976 era sede delle scuole elementari.


Il Museo custodisce vari reperti archeologici, mosaici  ma anche opere d'arte e documenti storici che permettono di ripercorrere a grandi linee la storia del territorio di Aquileia e del Patriarcato.




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