La cittadina di Sutri è una delle mete più
straordinarie della Tuscia
sotto il profilo archeologico ed ambientale ha ricevuto la Bandiera Arancione come attestato di qualità turistica e ambientale dal Touring Club Italia e dalla Regione Lazio.
sotto il profilo archeologico ed ambientale ha ricevuto la Bandiera Arancione come attestato di qualità turistica e ambientale dal Touring Club Italia e dalla Regione Lazio.
Una passeggiata nel centro storico si
trova la piazza del Comune e la torre dell’orologio,
il palazzo del Comune e superando l’androne si trova il cortile con stemmi di vari casati e un sarcofago romano usato come fontana.
il palazzo del Comune e superando l’androne si trova il cortile con stemmi di vari casati e un sarcofago romano usato come fontana.
La passeggiata prosegue per visitare la
chiesa di San Francesco nel centro storico.
E’ interessante sapere che l'antica
chiesa con annesso il convento è stata fondata dallo stesso San Francesco nel
1222 ed intitolata a Sant'Angelo.
Il suggestivo Anfiteatro di Sutri
ha la particolarità di stato creato scavando una collina di tufo posta di fronte alla cittadina. Di forma ellittica e strutturato con tre ordini di gradinate, poteva contenere oltre 9000 persone. L’anfiteatro di epoca romana si colloca tra la fine del I sec. a.C. e il I d.C.
ha la particolarità di stato creato scavando una collina di tufo posta di fronte alla cittadina. Di forma ellittica e strutturato con tre ordini di gradinate, poteva contenere oltre 9000 persone. L’anfiteatro di epoca romana si colloca tra la fine del I sec. a.C. e il I d.C.
A poca distanza dall’anfiteatro si trova
la piccola chiesa della Madonna del Parto
interamente scavata nel tufo, sorge su di un mitreo romano del III sec. d.C. a sua volta impostato su un sepolcro etrusco.
interamente scavata nel tufo, sorge su di un mitreo romano del III sec. d.C. a sua volta impostato su un sepolcro etrusco.
Nell’interno si potranno vedere alcuni
tra gli affreschi più significativi, ascrivibili al XIV secolo, raffiguranti la
Madonna col Bambino tra San Giacomo maggiore e San Michele,
in basso, inginocchiato in preghiera il committente. Sopra la porta del vestibolo un gruppo di pellegrini e nel vestibolo sulla destra San Cristoforo con Gesù Bambino.
in basso, inginocchiato in preghiera il committente. Sopra la porta del vestibolo un gruppo di pellegrini e nel vestibolo sulla destra San Cristoforo con Gesù Bambino.
Continuando si passa nell'ambiente
principale il mitreo, a pianta rettangolare allungata, diviso in tre navate da due file di pilastri ricavati nel tufo.
I pilastri poggiano su un lungo podio ai lati della navata centrale, raccordati tra loro da archetti ribassati.
I pilastri poggiano su un lungo podio ai lati della navata centrale, raccordati tra loro da archetti ribassati.
Su un rilievo si vede il dio Mitra
e questo avvalora la tesi del riutilizzo di un luogo di culto pagano per la chiesetta.
e questo avvalora la tesi del riutilizzo di un luogo di culto pagano per la chiesetta.
Per visitare l’anfiteatro e il mitrio o chiesa della Madonna del parto informarsi presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale Sutri.
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