A Roma nel Rione Monti si trova la Basilica di San Pietro in Vicoli
costruita nel 442 e il titolo della chiesa si deve alle reliquie delle catene che avrebbero imprigionato san Pietro.
costruita nel 442 e il titolo della chiesa si deve alle reliquie delle catene che avrebbero imprigionato san Pietro.
Nell’interno si potrà ammirare il Mosè di Michelangelo
un’opera d'arte molto espressiva che doveva completare la tomba di papa Giulio II che si trova invece in Vaticano.
un’opera d'arte molto espressiva che doveva completare la tomba di papa Giulio II che si trova invece in Vaticano.
E’ un’opera d'arte di incomparabile espressività e bellezza
guardando la statua in marmo si rimane impressionati dalla forza realistica legata al racconto della consegna dei Comandamenti sul Monte Sinai.
Mosè è rappresentato con barba scolpita nel marmo e le curiose corna che adornano la testa di Pietro dovevano rappresentare i raggi della Divina Sapienza
ma in seguito ad un'errata traduzione dal testo ebraico del Vecchio Testamento si tramutarono in corna. Nel racconto biblico si tramanda infatti che Mosè aveva due raggi di luce che partivano dalla fronte.
Al lati del Mosè ci sono le statue di Lia
e Rachele
la "Sibilla", alla destra della statua di Giulio II, e Il "Profeta", alla sinistra, sono opera di Raffaello da Montelupo,
la "Madonna col Bambino" posizionata al centro in alto, è opera di Domenico Fancelli.
e Rachele
la "Sibilla", alla destra della statua di Giulio II, e Il "Profeta", alla sinistra, sono opera di Raffaello da Montelupo,
la "Madonna col Bambino" posizionata al centro in alto, è opera di Domenico Fancelli.
Il grande realismo dell’opera del Mosè ci mostra il genio di Michelangelo e secondo la legenda terminata l’opera Michelangelo la colpì sul ginocchio gridandogli: "Perché non parli?".
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