La
Sardegna ha una lunga tradizione legata alla lavorazione del sughero e la quercia
da sughero in Gallura rappresenta una pianta simbolo.
Questa importante fibra
naturale di origine vegetale, il sughero, è utilizzato in molti settori, come
l'edilizia, l'imballaggio e la produzione di tappi per bottiglie di vino e
altre bevande.
La raccolta del sughero avviene ogni nove anni, quando la
corteccia dell'albero è abbastanza spessa da essere staccata senza danneggiarne
il tronco.
La corteccia viene poi trasformata in lastre di sughero attraverso
un processo di pressatura e cottura.
In Sardegna poi il sughero è spesso
utilizzato per realizzare oggetti tradizionali che il turista può comprare per
ricordo.
In Gallura a Calangianus
all’interno di un antico convento di cappuccini, si trova il museo del sughero.
Nelle diverse stanze dell’antico Convento ospitano ciascuna un diverso momento
della lavorazione del sughero anche con pannelli espositivi.
La produzione di
sughero è un'attività antica e radicata nella storia dell'isola e le persone
che praticano l’estrazione del sughero devono conoscere bene il modo con cui
togliere il rivestimento esterno della pianta.
Un escursione nel nord Sardegna,
in
una buona parte delle colline galluresi, potrebbe essere interessante per
conoscere meglio questo prezioso e versabile sughero che madre natura ha dato.
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